mercoledì 21 marzo 2018

A Johann Sebastian Bach nel giorno del suo compleanno


Oggi è nata la musica, oggi è nato,
come frutto gioioso dell'amore
della mente di Dio, l'insuperato
maestro d'armonia, il compositore

più sublime, incredibile, ispirato
dalla mano potente del Signore,
a tutti quanti gli uomini donato
per elevare fino al cielo il cuore

lungo la stretta, tenebrosa via
di questa vita, a volte troppo avara
di qualche breve istante d'allegria,

Johann Sebastian Bach, anima rara,
tripudio dell'eterna gerarchia
tra la luce più fulgida, più chiara.

Casalecchio di Reno (Bologna), 21 marzo 2017

Nel trambusto d'una mattinata un po' caotica e tempestosa, mentre passo lungo il corridoio che costeggia la biblioteca della scuola, sento la musica celestiale di J.S. Bach e mi fermo incantato, per un attimo eterno, ad ascoltare. Eh già, eh sì, oggi è il compleanno della musica: oggi è nato il sommo Bach! Chissà se il bibliotecario, con cui poi sono stato al bar per il solito caffè, che non ho preso stamattina, e la brioche alla crema; chissà, dicevo, se il nostro caro bibliotecario si fosse ricordato di questo più che fausto evento. Oh, forse no, ma non importa! Del resto, io non esito a dire che Bach non è in gara, quando mi chiedono quale sia il musicista preferito, perché proprio siamo su un altro pianeta, in un altro universo: dopo, solo dopo, viene tutto il resto. Così, nel mio piccolo, anzi nel mio infimo, provo a rendergli omaggio e tributo. Già il fatto di ricordarlo è cosa buona, è cosa giusta, oggi che sempre più deleghiamo la nostra volontà mnemonica a estensioni di noi, a terribili ordigni che ci aiutano nient'altro che a dimenticare. Ma va bene così: oggi facciamo festa e tanto basta.

Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Ritratto di Johann Sebastian Bach, di Elias Gottlob Haussmann (1746)



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